Continua a sorprendere il mito dei Plato’s Cave grazie al loro SERVO / PADRONE
Il progetto musicale miscela, grazie alle diverse influenze dei vari componenti, differenti stili musicali.
Il risultato si traduce in un art rock dove i diversi stili dei musicisti trovano un bilanciamento estremamente personale.
Il nome del gruppo, che si rifà al mito della Caverna di Platone, racchiude il pensiero primario che dà origine al progetto. Suoni che trovano l’anello di congiunzione con la realtà nei testi ricercati, a tratti crudi a rappresentare il reale, e a tratti delicati a guarire dal reale.
Servo/Padrone” è l’album d’esordio dei Plato’s Cave (provenienti da Alfano, in provincia di Salerno) che esce per VideoRadio/M.A.P., etichetta già a lavoro con artisti quali Alberto Radius e Ricky Portera.
Forse ecco spiegato il perché del loro sorprendere fin dal primo ascolto che sembra catapultare chi li ascolta in un tempo non tempo che spazia nell’altrove della scena rock e ha profonde radici negli anni 70 illuminati dalla scena Prog.
Il prezzo forse da pagare è di non essere apprezzati dalle masse, in questo caso però non è detto che ciò rappresenti uno svantaggio. La percezione è che abbiano davvero tante cose da dire.
