Aveva una vecchia bicicletta da uomo, nera.
Di quelle che, sul manubrio, montavano manopole di plastica dura, talmente sfinite che, quasi, non erano più avvertibili, le zigrinature che segnavano lo spazio delle dita. Continua a leggere
Aveva una vecchia bicicletta da uomo, nera.
Di quelle che, sul manubrio, montavano manopole di plastica dura, talmente sfinite che, quasi, non erano più avvertibili, le zigrinature che segnavano lo spazio delle dita. Continua a leggere →
di Luigi Fiammata Continua a leggere →
Francesca mise la freccia, segnalando che avrebbe girato a destra. Né davanti, né dietro la sua auto, vi era alcuno. Nessuno neanche a piedi. Era tarda domenica pomeriggio. E Francesca entrò, con l’auto, sulla destra, venendo da viale Duca degli Abruzzi, in viale San Giovanni Bosco. Proprio sull’angolo aveva riaperto, forse, il negozio di computer. La serranda a maglie romboidali di ferro, era abbassata. La vetrina, all’interno, chiusa. Francesca non riusciva ad immaginare, qualcuno che arrivasse sin lì per acquistare un computer, o portarlo a riparare. Però, l’insegna era nuova. Continua a leggere →