MOGOL, MARIO LAVEZZI E FRANCO MUSSIDA i promotori della petizione per la modifica del regolamento del festival di Sanremo.

scenografia sanremo 2017

Si accende la Tv, si ascoltano le canzoni, si scaricano i dischi e infine, appuntamento all’anno successivo come se nulla fosse stato, perché di Sanremo, tempo sei mesi non ti ricordi più chi ha vinto, chi ha partecipato, chi ha gridato allo scandalo, chi al miracolo.

In genere è questo che avviene, ogni anno con il Festival di Sanremo, che attraverso il tempo viaggia e condiziona opinioni, accende interrogativi, fazioni tra i Guelfi e i Ghibellini del momento:  anche se non si sa mai bene chi abbia torto o ragione, perché nel festival di Sanremo, non si sa mai chi abbia reale potere, chi lo subisca, chi tiri i fili, chi, invece, sia  in grado di tagliarli pur sapendo di  cadere a terra e chi sa di avere la forza adeguata per restare, nonostante tutto, in piedi.

Vieni a scoprire, così, che il festival non sono solo canzonette ma, dietro, c’è un Universo che  esalta,da una parte, gli artisti che lo animano, le case discografiche che lo supportano e, dall’altra,  mina diritti,   affievolisce speranze convincendoti che sia importante scendere e mettersi in moto per rivendicare i propri diritti, di autore o di artista.  Scegliendo, perché no, la forma della petizione.

Una  petizione alla quale hanno già aderito  tantissimi autori e cantanti italiani, da Tony Renis a Luca Barbarossa,  da Gianni Bella a Zibba da Ornella VanoniLoredana Bertè: e se qualcosa si sta muovendo con tanta enfasi vuol dire che qualcosa di grave sta accadendo. Il problema è che le persone comuni  sono le ultime a saperlo.

Per venerdì 31 marzo a Milano, è convocata tutta la stampa nazionale per una conferenza sui generis. Al centro del dibattito ci sarà l’“appello” degli artisti MOGOL, MARIO LAVEZZI E FRANCO MUSSIDA i quali hanno dato il via  ad una vera e propria PETIZIONE per la modifica del regolamento del prossimo Festival Di Sanremo perché venga restituito il giusto risalto sia agli interpreti che alle canzoni, affinché possano tornare protagonisti della   manifestazione canora italiana per eccellenza.

Si riaccendono, quindi, i riflettori sul festival che, in passato, ai tempi dei Sanremi Baudiani,  aveva già visto scendere sul palco dell’Ariston Mogol per chiedere il rispetto dei diritti connessi agli autori delle Canzoni del Festival, sottolineando che il Festival da tempo immemore era e doveva continuare a ruotare attorno alla  Canzone Italiana e non tanto ai suoi  interpreti.

di Giovanni Pirri

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