DOPO OLTRE VENT’ANNI QUALI SONO I SEGNI DEL SANGUINOSO CONFLITTO JUGOSLAVO ? DALL’ALTRA PARTE SI INTERROGA SUL PERDONO E LA RICONCILIAZIONE, SUI SENSI DI COLPA, SUI FANTASMI DEL PASSATO, SULLA SOCIETÀ ATTUALE, SULLE CICATRICI PSICOLOGICHE, PERSONALI E SOCIALI. PARTENDO DAL CONFLITTO JUGOSLAVO OGRESTA RIESCE AD UNIVERSALIZZARE LA PORTATA DEL TEMA DELLA RICONCILIAZIONE, ANCHE DI QUELLA PRIVATA.
Lo storico William Harris della Columbia University di New York ha documentato recentemente come si fosse verificato un grande cambiamento dal mondo arcaico di Omero al mondo della “polis” ateniese: in quest’ultima potevano infatti esistere forme più civili di confronto e soluzione dei contrasti, e non “l’ira funesta” stile Achille.
Nonostante i 25 secoli che ci separano dalla polis la rabbia sembra oggi aver ripreso il sopravvento: senza scomodare il terrorismo internazionale o gli scontri politici recenti, basta leggere alcuni commenti lasciati sul web per rendersene conto.
Ci sono artisti capaci di rappresentare queste tendenze, rendercene partecipi, emozionarci per esorcizzarle e, perché no, magari anche riuscire a superarle. Zrinko Ogresta è tra questi: con Dall’altra parte, il regista croato traccia una storia toccante, sul pentimento e il perdono.
Dopo circa venticinque anni quali sono i segni lasciati dal sanguinoso conflitto jugoslavo? La storia di Vesna e della sua famiglia, un passato ingombrante, è lo spunto per riflettere sull’animo umano, con tutte le sue aspirazioni e cicatrici.
Il film – co-sceneggiato da Mate Matišić, anche autore delle musiche, è magistralmente interpretato da Ksenija Marinković (Sole alto, A Good wife, The Constitution), Lazar Ristovski (Underground, La polveriera, Padre vostro), Tihana Lazović (Sole alto, Shooting Star all’ultima Berlinale) – presentato in anteprima mondiale nella sezione Panorama alla Berlinale 2016 con una Menzione Speciale Europa Cinemas , è stato candidato della Croazia agli Oscar 2017, nella categoria “miglior film straniero”. Dall’altra parte uscirà nelle sale italiane il 30 marzo – pochi giorni prima del 5 aprile, venticinquennale dell’Assedio di Sarajevo – in lingua originale con sottotitoli italiani, distribuito da Cineclub Internazionale Distribuzione.
Dall’altra parte è stato presentato a Roma dal regista Zrinko Ogresta, nello storico Cinema dei Piccoli.
Tante le domande poste al regista croato prima e dopo la proiezione del film, ma una su tutte: Qual è il senso del perdono? Ogresta ha parlato di perdono in senso cristiano: “ho fatto questo film anche per un bisogno personale, per esorcizzare gli avvenimenti di una guerra che mi ha toccato personalmente, e per raggiungere una sorta di catarsi in questo senso. Anche io ho fatto parte “dell’altra parte”, di quella parte carica di odio verso l’altra, ma sono riuscito a liberarmi di questo sentimento, che va contro la natura dell’uomo. In tal senso Dall’altra parte parla anche di comprensione.” E sul successo ottenuto dal film in tutta l’area dell’ex Jugoslavia: “Ho avuto successo con il film in tutta la ex Jugoslavia perché ho cercato di adottare un atteggiamento umano durante la sua realizzazione. Mi spiego meglio: ci sono due tipi di cineasti, nei nostri territori, che si occupano di raccontare il conflitto: il primo lo fa in maniera semplificata, scendendo spesso a qualche compromesso narrativo per farsi capire meglio dal pubblico straniero. Io appartengo al secondo tipo, racconto le cose senza filtri, come sono andate secondo il mio punto di vista.”
A chi gli chiede se Dall’altra parte è un film politico, Ogresta risponde seccamente: “E’ un film sulla gente, sul tentare di capire le ragioni che stanno dietro alcuni comportamenti, senza mai trattare la politica, che rimane sullo sfondo, come semplice contesto”
E l’Europa? Cosa ha imparato dal conflitto jugoslavo e in generale dalle guerre che hanno sconvolto il mondo negli ultimi decenni? Qui Ogresta è lapidario: “L’Europa non ha imparato un bel niente, ne è una dimostrazione l’escalation di attentati terroristici e violenze che la sta dividendo sempre più; se avesse adottato una politica diversa e di “maggiore polso” avrebbe potuto bloccare il conflitto jugoslavo molti anni fa.”
E proprio parlando di Europa, il regista ha svelato che quest’ultima, con le sue politiche spesso inefficaci, sarà uno degli argomenti toccati dal suo prossimo progetto, su cui però ancora non si sbilancia : “Non ho detto nemmeno a mia moglie di cosa si occuperà il mio nuovo film!”.
Il regista:
Zrinko Ogresta, nato nel 1958 a Virovitica, in Croazia, è sceneggiatore e regista, docente di regia cinematografica presso l’Accademia di Arti Drammatiche di Zagabria e membro dell’Accademia Europea del Cinema (European Film Academy), fondata da Ingmar Bergman a Berlino nel 1988. Si è laureato presso l’Accademia di Arti Drammatiche di Zagabria, nel Dipartimento per la Regia cinematografica e televisiva nel 1982. Ogresta è conosciuto come un autore visivamente creativo e scrupoloso. Tra i suoi film ricordiamo: Red Dust (1999; in concorso a Venezia; miglior film ad Haifa, Roma e Flagstaff), In Here (2004; Premio speciale della giuria a Karlovy Vary; miglior film a Milano e Denver; Premio della critica a Montpellier); Behind The Glass (in concorso a Karlovy Vary; Premio del pubblico al Festival di Motovun); il suo saggio di laurea all’Accademia d’Arte Drammatica di Zagabria, Zabranjena igracka, fu presentato il 23 gennaio 1987 a Firenze per “Nostri autori prossimi venturi”, rassegna cinematografica in occasione di “Firenze capitale europea della cultura”. I suoi film sono stati proiettati e premiati anche in molti importanti festival internazionali e croati (Venezia, Karlovy Vay, Londra, Montpellier, Haifa, Denver; Milano, Pula). Tra i premi più noti: la nomination per l’European Film Award (premio cinematografico europeo) nella categoria di miglior giovane regista (Khrotine/Fragments 1991), il Prix Italia, il Grand prix Pula FF e il GP Rome IFF MEDFILM (Isprani/Washed Out, 1995/1996), il Grand prix Haifa IFF, il GP Rome IFF MEDFILM, Best Director & audience Award Pula FF (Crvena prasina /Red Dust, 1999), il Crystal Globe Special Jury Prize al Karlovy Vary IFF, il Grand Prix Denver IFF, il GP Milan IFF, il GP Pula FF (Tu/Here, 2003/2004), l’Audience Award Motovun IFF (Iza stakla/Behind the Glass, 2008).
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