Su Donald Trump e il complesso Universo della Psicologia Inversa

@_giovannipirri

Mettete che Vostro figlio, adolescente non voglia ascoltarvi e continui a compiere azioni in direzione ostinata e contraria ai vostri insegnamenti e/ o dritte di vita.

Considerate inoltre l’eventualità che le azioni di Vostro figlio possano dimostrarsi, seppur inconsciamente, lesive della sua persona e vi convinciate che non esista alcun metodo adatto per distoglierlo e, quindi, riportarlo sulla “retta” via.

Ecco però che un vostro amico, con una famiglia composta da tre figli maschi , due figlie femmine, una nonna, arrivi a casa Vostra spiegandovi, da vero esperto, il concetto di “PSICOLOGIA INVERSA“, aprendo la vostra mente alla comprensione di un mondo che non avevate mai considerato.

La PSICOLOGIA INVERSA” è una strategia attraverso la quale si induce una persona a fare o dire qualcosa che in realtà non desidera fare, attraverso un processo psicologico-manipolativo.
In breve, la tecnica consiste nell’assunzione di un comportamento opposto a quello desiderato, con l’aspettativa che questo approccio induca il soggetto della persuasione a fare ciò che realmente è desiderato.

Bene… in tanti anni, in fatto di Clima e di problematiche legate al riscaldamento globale, abbiamo assistito, inermi, alla volontà suicida di Nazioni come la Cina, l’India, la Russia di sottoscrivere gli accordi internazionali di salvaguardia del Pianeta senza poi dare seguito ai protocolli approvati di concerto. A cominciare dagli accordi del COP21.

Alla conferenza sul clima di Parigi (COP21) del dicembre 2015, 195 paesi avevano adottato il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale. L’accordo definiva un piano d’azione globale, inteso a rimettere il mondo sulla buona strada, per evitare cambiamenti climatici pericolosi, limitando il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC.

Tra i principali firmatari anche l’America di Obama che, stando ai dati di fatto, è ben altra America rispetto a quella di Trump.

Nella storia dei popoli industrializzati (forse mai pienamente civilizzati) di trattati simili a quello del COP21 ce ne sono stati assai eppure, il pianeta si sta surriscaldando sempre più e sono molteplici gli esempi possibili di catastrofi o cataclismi che stanno cambiando intere regioni, continenti e cosa più importante stanno determinato l’aumento di Tumori, patologie croniche. Anche a seguito dell’uso costante di disserbanti e pesticidi che, insieme alle emissioni di gas tossico, avvelenano il nostro Mondo, le nostre genti.

Ora…

E’ di alcuni giorni fa la notizia che il presidente americano Donald Trump abbia annunciato dal prato davanti alla Casa Bianca il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima disimpegnandosi ufficialmente al rispetto delle parti dell’accordo non vincolanti sottoscritte a COP21.

Entrando nello specifico gli Stati Uniti hanno palesato l’intenzione di aprire nuove trattative per rientrare nell’accordo o per farne uno interamente nuovo, meno negativo per le aziende e i lavoratori americani.

Queste dichiarazioni, hanno immediatamente generato un effetto boomerang che ha spronato la Russia, la Cina e l’India ad assumere un ruolo chiave nello scenario internazionale, divenendo vere e proprie Paladine del Clima.

Morale della favola, Trump applicando, chissà se volutamente oppure no, il concetto della “PSICOLOGIA INVERSA” ha accelerato l’applicazione dei protocolli di COP21 aprendo a nuove frontiere e nuovi scenari che ci auguriamo possano salvare il nostro tondo, pazzo, Globo.

Speriamo solo che Trump, continui così! Mettendo insieme gli Americani andando loro contro.

di Giovanni Pirri

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