#VASCO #BONOLIS #MODENAPARK #BLASCO
Tanti monoliti che non s’agitano, ove gli unici oggetti in movimento sono le telecamere e le luci.
Persino il commento al concerto di Bonolis è statico. Capita anche nelle migliori famiglie. Capita al Concerto dei record di Vasco
Tra dubbi e incertezze scorre così, lento, il Concerto del Blasco trasmesso in diretta ma non trasmesso del tutto forse per un fatto di diritti non acquistati interamente o forse perché le cose non vanno mai come ti aspetteresti.
A sollevare i dubbi della platea televisiva ci pensa ovviamente l’artista di Zocca che su “Come una favola” inizia a cantare ma dal microfono aperto non esce nulla. Mentre le incertezze sono la storia di un Bonolis insolito, mai visto in video così: al limite del silenzioso, tra un ospite e l’altro sotto l’egida di un microfono mal funzionante pronto a manifestarsi qui e là.
Per fortuna che a risvegliare gli animi ci pensa, ad un certo punto, più di un topless, per fortuna, inquadrato in fascia non più protetta. Forse, tutti i particolari in cronaca sull’Osservatore Romano?
Poi un Bonolis che più volte si scusa e poi inframmezza i silenzi del concerto ribattezzato dai Social come il concerto degli intro con l’intervista fatta al cantante giorni prima.
In semi-delirio composto, persino l’imponente massa di gente per la quale le Ferrovie dello Stato hanno predisposto treni straordinari per agevolarne il rientro.
Fino all’ultimo minuto le forze dell’ordine avevano manifestato il timore di un possibile pericolo, aumentando i controlli ai varchi del Modena Park e preoccupandosi di aumentare il livello di sicurezza.
E’ questa la sintesi del Concerto VASCO 2.17 upgrade di un tempo che sembra essere uscito da un “Vasco torpore”, dove le parole a tempo le sanno cantare benissimo le sempre inquadrate prime file del pubblico mentre Vasco dà l’impressione di non riuscire a stare dietro all’aiutino vocale.
Del resto la vita di Vasco è stata una di quelle che non si sa mai. Di quelle che si ritrovano a bere un whisky al Roxy Bar, ove ognuno è perso dentro al suo “Facebook”. Una vita che è stata piena di guai…
Una vita tanto di cappello anche se non capisci perché per i suoi fans il Blasco sia pratiamente… dio
Prevedibile sul finale il saluto a Massimo Riva… apprezzabile.
Inatteso bacio finale di una coppia etero inquadrata dalle telecamere che rientra nella normalità.
di Giovanni Pirri