Un album intellegibile che merita approcci differenti: alcuni preferiscono quello emotivo, fuori dal mondo del raziocinio perché la musica è un fatto di pelle prima che d’orecchie.
Altri prediligono quello clinico, tipico di chi sa bene che, in un anno, di album di “solo” pianoforte ne pubblicano sette alla volta. Continua a leggere
